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VENERDI 17... CHE S-"GNAGNA"?!

Vi siete mai chiesti dove affondi le radici la superstizione del Venerdì 17?
Io si e guardate un po' che ho scoperto scorrazzando quà e là per la rete...

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Sulle tombe dei defunti dell'antica Roma era comune la scritta "VIXI" ("sono vissuto", cioè ora "sono morto"...): durante il Medioevo le popolazioni Italiane che avevano abbandonato il latino in favore dei dialetti e che attraversavano un periodo storico caratterizzato da analfabetismo, confusero tale iscrizione con il numero 17 (rappresentato da "XVII" nel sistema di numerazione romano, che in effetti, se anagrammato darebbe proprio "VIXI").
Inoltre , secondo la Bibbia, proprio di diciassette sarebbe iniziato il diluvio universale. Si dice infine che porti sfortuna soprattutto il venerdì 17 perché, sempre secondo la Bibbia, di venerdì sarebbe morto Gesù. Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13.
Un altro evento infausto legato al venerdì 17 è da individuarsi nel venerdì 17 del 1307.
In quel giorno infatti Filippo il Bello re di Francia diede l'ordine di uccidere tutti i Cavalieri Templari della Francia per impossessarsi dei loro beni e annullare in tal modo i debiti dello Stato verso l'Ordine dei Templari. Una teoria però messa in discussione da altri amanti della dietrologia storica che invece sostengono che la data in questione fosse in realtà un venerdì 13, che non a caso è considerata la giornata sfortunata in molti paesi anglosassoni.
La cosa più probabile è comunque che le origini del venerdì 17 siano da ricercarsi in una miscela di elementi considerati nefasti di per sé anche presi singolarmente. Che il venerdì fosse giorno gramo probabilmente deriva dal venerdì della crocifissione di Cristo.
E forse non a caso un noto proverbio popolare dice: "Di venere e di marte non si sposa e non si parte...", che sarebbe come dire meglio astenersi dal fare cose impegnative col rischio poi di pagarne le conseguenze.

Articolo pubblicato dal Blogger MAC

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