Con i sensori "pelosi" anche i robot avranno il senso del tatto
Movimenti leggeri o violenti dell’aria, una goccia d’acqua, una leggera pressione, tagli, torsioni e persino il battito cardiaco: sono solo alcune delle sensazioni che la nostra pelle può percepire e che robot, protesi e macchine non possono provare, con alcune conseguenze sulla loro funzionalità globale. Un gruppo di ricercatori della Seoul National University nella Corea del sud, guidati da Kahp-Yang Suh, il cui studio è stato pubblicato su Nature Materials, ha messo a punto un particolare tipo di sensore flessibile che sfrutta le conoscenze sulla struttura dei peli e sul nostro sistema di ricezione sensoriale..... [clicca qui] per leggere l'articolo completo (fonte www.corriere.it)
davvero interessante...
Informazione trovata sul Facebook dell'amico Riccardo C. che ringrazio