Figli di (Massimo Gramellini)
Cari amici
in evidenza il "Buongiorno" di Massimo Gramellini di oggi 09 febbraio 2013 ...questa volta l'articolo non è, stilisticamente parlando, alla sua altezza...ma il contenuto è tristemente FONDAMENTALE... consiglio la solita attenta lettura:
La precaria del Pd che espone al rischio di un linciaggio la figlia del teorico della flessibilità Pietro Ichino perché ha un lavoro stabile da dodici anni mi ha insinuato nelle narici un certo olezzo di forca. Essere «figli di» non è una colpa né un merito. E’ un fatto. Nella vita avrai più opportunità degli altri e pagherai questo privilegio con la maldicenza. E’ stato e sarà sempre così. La novità drammatica è che oggi non esiste altro modo di entrare nel mondo degli adulti. La precaria del Pd ha sbagliato bersaglio e dovrebbe riflettere su quanto sia pericoloso titillare la rabbia dei suoi coetanei con la scorciatoia emotiva dell’invidia sociale. Ma che quella rabbia esista, e che sia assolutamente giustificata, è da ipocriti o da pazzi sottovalutarlo.
Nei giorni scorsi a Milano ho partecipato alla festicciola di inaugurazione di una casa di ringhiera, dove cinque ragazzi erano appena andati a vivere insieme. Esperienza goliardica, se non fosse che l’età media degli inquilini era trentasette anni. Lo stipendio micragnoso e volatile li condanna a un’eterna fanciullaggine, negando loro il traguardo di un monolocale solitario, figuriamoci di un mutuo o di una convivenza di coppia. Oggi il primo diritto civile che la politica è chiamata a garantire non è la possibilità giuridica del matrimonio gay, ma la possibilità pratica di qualsiasi matrimonio - etero e gay - e di qualsiasi divorzio, perché persino lasciarsi sta diventando un lusso per benestanti. Un tempo si diceva: nessun Maradona rimane a lungo in panchina. Non è più vero. Adesso anche Maradona rimane in panchina tutta la vita, se non è figlio di un altro Maradona.
a voi le tristi riflessioni di questo articolo...