Cultura generale #502 - Quel pesce sul paraurti: scommettiamo che non sapete davvero perché?
Cari amici amanti del sapere che fa tanto intellettuale all'aperitivo, parliamo di simboli.
Nello specifico, parliamo di quel pesciolino stilizzato che vedete appiccicato ovunque, dalle vecchie Fiat Punto ai ciondoli: il simbolo cristiano per eccellenza.
Ora, fermi tutti. Lo so cosa state pensando. "Ma certo che lo so! Gesù, i pescatori, la moltiplicazione dei pani e dei pesci... Come me avete studiato il catechismo o, più probabilmente, avete visto un paio di film a tema biblico tra un sonnellino e l'altro.
Peccato che, come spesso accade quando la massa si appropria di un concetto, la vera origine, quella chicca da sfoderare, sia un'altra. La scelta del pesce non è (solo) legata alle pur significative metafore ittiche evangeliche. La vera ragione, quella che distingueva i primi cristiani in un mondo non esattamente amichevole per loro, è molto più raffinata.
Preparatevi a sgranare gli occhi: la parola greca per "pesce" è ΙΧΘΥΣ (traslitterato: Ichthýs). I primi cristiani videro in questa parola un acrostico. Un acrostico (no un acronimo) è una parola formata dalle lettere iniziali di altre parole che formano un frase.
E quali sarebbero queste parole nascoste dentro un umile "pesce"? Tenetevi forte:
Ι (Iota) per Ἰησοῦς (Iēsoûs) - Gesù
Χ (Chi) per Χριστὸς (Christòs) - Cristo
Θ (Theta) per Θεοῦ (Theoû) - di Dio
Υ (Upsilon) per Υἱὸς (Hyiòs) - Figlio
Σ (Sigma) per Σωτήρ (Sōtēr) - Salvatore
Ἰησοῦς Χριστὸς Θεοῦ Υἱὸς Σωτήρ. Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore. Boom. Un'intera fede condensata in cinque lettere che formano la parola "pesce". ...
Quindi, la prossima volta che vedrete quel pesciolino, non limitatevi a pensare a San Pietro che getta le reti. Pensate all'eleganza di un acrostico greco, a un messaggio cifrato che racchiude il cuore di una fede.
E ora, andate e diffondete il verbo ....
Ringrazio il Sensei Alessandro M. e l'amico filosofo Gianni V. per la segnalazione e riflessione sull'argomento